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Buongiorno a tutti,
oggi siamo arrivati alla 6° puntata della nostra guida alla fotografia e andiamo a vedere un'aspetto davvero importante, ovvero la messa a fuoco!!
Fare una corretta messa a fuoco è indispensabile per avere una foto nitida e con i dettagli distinti.
Qualche volta è semplice, in particolare in quelle situazioni nelle quali ci pensa la fotocamera a gestire il tutto.
Altre volte, invece, bisogna per forza sporcarsi le mani e usare la modalità manuale
Pronti? Swipe e si parte!

COme potete vedere dalla foto, abbiamo tre modalità di messa a fuoco:
AF-S : autofocus singolo
AF-C: autofocus continuo
MF: autofocus manuale
Vediamo ora nel dettaglio come si differenziano:
AF-S: in questa modalità, la fotocamera mette a fuoco solamente una volta quando cliccate sul punto da mettere a fuoco. Dopodichè non cambierà più se non toccando nuovamente un punto sullo schermo. Quindi anche se vi muovete la fotocamera mantiene le impostazioni di messa a fuoco che avete individuato prima.
E' quindi una modalità perfetta per ritratti, oggetti stazionari e paesaggi.
AF-C: in questa modalità invece, la fotocamera continuerà a mettere a fuoco il soggetto che si ritrova nel quadrato di puntamento, cambiando continuamente quindi le impostazioni per tenere a fuoco il nostro bersaglio.
E' una modalità quindi che si presta molto bene a fotografare soggetti in movimento come animali, bambini, atleti e così via.
Ovviamente il tutto dipende anche dalla velocità, un bambino sarà più facile rispetto a un F-15 in decollo...

Il riquadro di messa a fuoco, posizionato laddove voi cliccate sullo schermo e che serve per individuare il soggeto della foto. Nel mio caso è rosso in quanto non riusciva a mettere a fuoco niente, essendo appoggiato a un telo nero. In caso di messa a fuoco positiva invece diventa bianco.
MF: messa a fuoco manuale, quando passate in questa modalità vedrete apparire una barra di scorrimento, da un fiorellino (il simbolo della macro) a delle montagne ( il simbolo del paesaggio o, in questo caso, della messa a fuoco "infinita")
Facendo scorrere il cursore su quella barra andremo a regolare la messa a fuoco: verso sinistra per soggetti sempre più vicini, verso destra per soggetti più lontani, andando a simulare un po' il movimento della ghiera degli obiettivi di una reflex tradizionale.

La nostra ghiera di messa a fuoco
Messa a fuoco automatica sì o no?
E' una domanda che ci siamo posti tutti più volte, e non sempre la risposta è univoca in quanto ci sono tantissimi fattori da considerare.
Infatti, da una parte Le tecnologie di autofocus sono sempre più precise e affidabili, con tempi di acquisizione più rapidi e funzioni di tracking più efficienti. Pur tuttavia va considerato che l’autofocus non è infallibile: potrebbe focalizzarsi sulla parte sbagliata della scena. O può avere difficoltà quando la luce disponibile è insufficiente o quando non c’è contrasto rilevabile tra soggetto e sfondo. In tali situazioni vedreste la fotocamera tentare di mettere a fuoco la scena senza mai riuscirci e poi gettare la spugna...
Anche fotografare attraverso cornici naturali come rami, erba alta o finestre è spesso frustrante. Il sistema, infatti, tende a bloccare il fuoco sugli oggetti più vicini, anziché sulla scena alle loro spalle. Senza parlare poi dei soggetti in movimento, in particolare se in alta velocità o da punti inaspettati.
La messa a fuoco manuale può aiutarci a superare questi problemi: infatti ci permette di impostare la distanza di fuoco nei casi in cui la fotocamera non riesce ad agganciare niente e, una volta impostato il fuoco, la fotocamera non cambierà il risultato se non glielo diciamo noi.
Certo non è facile e richiede molta pratica e costanza, ma la fotografia è anche questo, se si vuole alzare la qualità bisogna impegnarsi.
E voi ne fate uso?
Conoscevate queste differenze?
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Buongiorno a tutti,
oggi siamo arrivati alla 6° puntata della nostra guida alla fotografia e andiamo a vedere un'aspetto davvero importante, ovvero la messa a fuoco!!
Fare una corretta messa a fuoco è indispensabile per avere una foto nitida e con i dettagli distinti.
Qualche volta è semplice, in particolare in quelle situazioni nelle quali ci pensa la fotocamera a gestire il tutto.
Altre volte, invece, bisogna per forza sporcarsi le mani e usare la modalità manuale
Pronti? Swipe e si parte!
COme potete vedere dalla foto, abbiamo tre modalità di messa a fuoco:
AF-S : autofocus singolo
AF-C: autofocus continuo
MF: autofocus manuale
Vediamo ora nel dettaglio come si differenziano:
AF-S: in questa modalità, la fotocamera mette a fuoco solamente una volta quando cliccate sul punto da mettere a fuoco. Dopodichè non cambierà più se non toccando nuovamente un punto sullo schermo. Quindi anche se vi muovete la fotocamera mantiene le impostazioni di messa a fuoco che avete individuato prima.
E' quindi una modalità perfetta per ritratti, oggetti stazionari e paesaggi.
AF-C: in questa modalità invece, la fotocamera continuerà a mettere a fuoco il soggetto che si ritrova nel quadrato di puntamento, cambiando continuamente quindi le impostazioni per tenere a fuoco il nostro bersaglio.
E' una modalità quindi che si presta molto bene a fotografare soggetti in movimento come animali, bambini, atleti e così via.
Ovviamente il tutto dipende anche dalla velocità, un bambino sarà più facile rispetto a un F-15 in decollo...
Il riquadro di messa a fuoco, posizionato laddove voi cliccate sullo schermo e che serve per individuare il soggeto della foto. Nel mio caso è rosso in quanto non riusciva a mettere a fuoco niente, essendo appoggiato a un telo nero. In caso di messa a fuoco positiva invece diventa bianco.
MF: messa a fuoco manuale, quando passate in questa modalità vedrete apparire una barra di scorrimento, da un fiorellino (il simbolo della macro) a delle montagne ( il simbolo del paesaggio o, in questo caso, della messa a fuoco "infinita")
Facendo scorrere il cursore su quella barra andremo a regolare la messa a fuoco: verso sinistra per soggetti sempre più vicini, verso destra per soggetti più lontani, andando a simulare un po' il movimento della ghiera degli obiettivi di una reflex tradizionale.
La nostra ghiera di messa a fuoco
Messa a fuoco automatica sì o no?
E' una domanda che ci siamo posti tutti più volte, e non sempre la risposta è univoca in quanto ci sono tantissimi fattori da considerare.
Infatti, da una parte Le tecnologie di autofocus sono sempre più precise e affidabili, con tempi di acquisizione più rapidi e funzioni di tracking più efficienti. Pur tuttavia va considerato che l’autofocus non è infallibile: potrebbe focalizzarsi sulla parte sbagliata della scena. O può avere difficoltà quando la luce disponibile è insufficiente o quando non c’è contrasto rilevabile tra soggetto e sfondo. In tali situazioni vedreste la fotocamera tentare di mettere a fuoco la scena senza mai riuscirci e poi gettare la spugna...
Anche fotografare attraverso cornici naturali come rami, erba alta o finestre è spesso frustrante. Il sistema, infatti, tende a bloccare il fuoco sugli oggetti più vicini, anziché sulla scena alle loro spalle. Senza parlare poi dei soggetti in movimento, in particolare se in alta velocità o da punti inaspettati.
La messa a fuoco manuale può aiutarci a superare questi problemi: infatti ci permette di impostare la distanza di fuoco nei casi in cui la fotocamera non riesce ad agganciare niente e, una volta impostato il fuoco, la fotocamera non cambierà il risultato se non glielo diciamo noi.
Certo non è facile e richiede molta pratica e costanza, ma la fotografia è anche questo, se si vuole alzare la qualità bisogna impegnarsi.
E voi ne fate uso?
Conoscevate queste differenze?