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Buongiorno a tutti,
eccomi qua a parlare di nuovo della modalità pro delle nostre fotocamere e, per la terza parte, oggi parliamo del tempo di esposizone!
Ma torniamo al topic, di cosa parliamo quando parliamo di tempo di scatto/tempo di espozione/shutter speed? Altro non è che il tempo in cui il sensore viene esposto alla luce della scena. Chiaramente, più è alto questo intervallo di tempo, più luce verrà catturata. Per convenzione il valore del tempo di esposizione viene espresso in secondi: nel caso del mio Magic6pro ho un intervallo che va da 1/6400 a 30", ma questo intervallo può cambiare a seconda della camera che si sta usando , alcune fotocamere hanno anche 1/8000 di partenza e addirittura una modalità bulb, ovvero dove il sensore rimane esposto alla luce fino a quando non interrompiamo noi la fotografia.

Su cosa influisce il tempo di scatto?
Quando andiamo a impostare il tempo di scatto, la sua velocità influisce molto sulla resa finale della fotografia, soprattutto in relazione a due fattori:
- velocità di movimento del soggetto
- stabilità della fotocamera
Tempo di scatto e velocità del soggetto
Se il soggetto è in movimento è ovvio che per “congelarlo” – come si dice in gergo fotografico, ossia per bloccare il soggetto eliminando qualsiasi effetto mosso – dobbiamo usare un tempo di scatto molto veloce.
Veloce quanto?
Non esiste una regola. Perché tutto dipende dalla velocità di movimento del soggetto.
Se parliamo di una persona che cammina, allora basterà un tempo rapido, tipo 1/250 o 1/500. Se siamo davanti a una Formula Uno in gara è probabile che 1/4000 sia ancora un tempo troppo lento.
Quindi dovete pensare, provare e stabilire da soli al momento quale sia il “tempo di congelamento” adatto a quel particolare soggetto in moto.
Tempo rapido significa che l’eventuale mancanza di luce nell’esposizione lo dobbiamo recuperare alzando gli ISO.

In questo caso, la giusta combizionazione di velocità 1/1000, Iso e tempismo ha permesso di congelare quasi del tutto il bambino nella metà del suo salto, lasciando solo qualche parte del suo corpo leggermente sfuocata mentre il resto è come immobilizzato.
Applicando dei tempi lunghi riusciamo a creare un effetto seta su specchi d’acqua e spettacolari scatti con l’acqua in movimento. Similmente, possiamo utilizzare le stesse impostazioni per riprendere degli spettacoli pirotecnici o realizzare astrofotografia, potremo così ottenere delle striature date dai fuochi d’artificio, oppure dal moto di rotazione apparente delle stelle, disegnando degli archi nel cielo stellato (startrails).
NB. per effettuare scatti di questo tipo è obbligatorio l’uso del treppiede o poggiare la fotocamera su una superficie stabile.

Esempio di effetto seta ottenuto allungando i tempi di esposizione,diminuendo gli iso e usando un treppiede.
Tempi di scatto a mano libera
Se scattate a mano libera, per quanto possiate essere concentrati e bravi, esiste un limite fisico di “fermezza”.
Il naturale tremolio dei muscoli contratti, il respiro, i nostri movimenti per tenere l’equilibrio sono tutte funzioni naturali – di cui non ci accorgiamo – che inducono instabilità nella fotocamera.
Generalmente si suggerisce di non scattare mai a mano libera con un tempo inferiore (ossia più lento) di 1/125 di secondo.

Image by Creativelive.com
Bene, spero con questo tutorial di avervi incuriosito a sperimentare ancora di più con la modalità pro, ora aspetto i vostri scatti!!
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Buongiorno a tutti,
eccomi qua a parlare di nuovo della modalità pro delle nostre fotocamere e, per la terza parte, oggi parliamo del tempo di esposizone!
Ma torniamo al topic, di cosa parliamo quando parliamo di tempo di scatto/tempo di espozione/shutter speed? Altro non è che il tempo in cui il sensore viene esposto alla luce della scena. Chiaramente, più è alto questo intervallo di tempo, più luce verrà catturata. Per convenzione il valore del tempo di esposizione viene espresso in secondi: nel caso del mio Magic6pro ho un intervallo che va da 1/6400 a 30", ma questo intervallo può cambiare a seconda della camera che si sta usando , alcune fotocamere hanno anche 1/8000 di partenza e addirittura una modalità bulb, ovvero dove il sensore rimane esposto alla luce fino a quando non interrompiamo noi la fotografia.
Su cosa influisce il tempo di scatto?
Quando andiamo a impostare il tempo di scatto, la sua velocità influisce molto sulla resa finale della fotografia, soprattutto in relazione a due fattori:
- velocità di movimento del soggetto
- stabilità della fotocamera
Tempo di scatto e velocità del soggetto
Se il soggetto è in movimento è ovvio che per “congelarlo” – come si dice in gergo fotografico, ossia per bloccare il soggetto eliminando qualsiasi effetto mosso – dobbiamo usare un tempo di scatto molto veloce.
Veloce quanto?
Non esiste una regola. Perché tutto dipende dalla velocità di movimento del soggetto.
Se parliamo di una persona che cammina, allora basterà un tempo rapido, tipo 1/250 o 1/500. Se siamo davanti a una Formula Uno in gara è probabile che 1/4000 sia ancora un tempo troppo lento.
Quindi dovete pensare, provare e stabilire da soli al momento quale sia il “tempo di congelamento” adatto a quel particolare soggetto in moto.
Tempo rapido significa che l’eventuale mancanza di luce nell’esposizione lo dobbiamo recuperare alzando gli ISO.
In questo caso, la giusta combizionazione di velocità 1/1000, Iso e tempismo ha permesso di congelare quasi del tutto il bambino nella metà del suo salto, lasciando solo qualche parte del suo corpo leggermente sfuocata mentre il resto è come immobilizzato.
Applicando dei tempi lunghi riusciamo a creare un effetto seta su specchi d’acqua e spettacolari scatti con l’acqua in movimento. Similmente, possiamo utilizzare le stesse impostazioni per riprendere degli spettacoli pirotecnici o realizzare astrofotografia, potremo così ottenere delle striature date dai fuochi d’artificio, oppure dal moto di rotazione apparente delle stelle, disegnando degli archi nel cielo stellato (startrails).
NB. per effettuare scatti di questo tipo è obbligatorio l’uso del treppiede o poggiare la fotocamera su una superficie stabile.
Esempio di effetto seta ottenuto allungando i tempi di esposizione,diminuendo gli iso e usando un treppiede.
Tempi di scatto a mano libera
Se scattate a mano libera, per quanto possiate essere concentrati e bravi, esiste un limite fisico di “fermezza”.
Il naturale tremolio dei muscoli contratti, il respiro, i nostri movimenti per tenere l’equilibrio sono tutte funzioni naturali – di cui non ci accorgiamo – che inducono instabilità nella fotocamera.
Generalmente si suggerisce di non scattare mai a mano libera con un tempo inferiore (ossia più lento) di 1/125 di secondo.
Image by Creativelive.com
Bene, spero con questo tutorial di avervi incuriosito a sperimentare ancora di più con la modalità pro, ora aspetto i vostri scatti!!